lunedì 27 febbraio 2012

Experience is what you get when you didn't get what you wanted

Quindi, come ho gioiosamente annunciato nel precedente post, ho sfruttato (FINALMENTE!) PubMed, ed eccomi qui pronta a lasciare sul blog la mia testimonianza.

Il mio ambito di interesse era la pneumologia, in particolare mi interessava approfondire riguardo alla COPD, o BPCO, o BroncoPneumopatiaCronicaOstruttiva, o insomma la malattia cronico-degenerativa delle vie aeree e del parenchima polmonare il cui principale fattore di rischio conosciuto è IL FUMO. In particolare ero interessata a un lavoro di due prof di pneumologia avuti a lezione lo scorso semestre, quindi mi sono detta, perchè non provare a mettere a frutto quei tutorial di iamarf? E allora ho digitato PubMed su google.

Volendo fare la ricerca passo per passo, ho deciso di iniziare cercando solo "COPD" (English, please!) nella stringa in alto: ovviamente la lista di risultati ottenuta è mooolto lunga, ben trentaquattromilasettecentoottantadue. Tra questi, guardando in alto a destra, leggo che 10618 sono free full texts, ovvero testi completamente accessibili gratuitamente.
Ma affrontiamo un problema alla volta, continuiamo a cercare.

Volendo ridurre l'entità del materiale disponibile, posso continuare a scrivere nella stessa stringa di prima, o posso selezionare "limits": la pagina che si apre mi dà la possibilità di selezionare alcune tra opzioni preconfezionate, aggiungendo maggiore specificità alla mia ricerca. Ad esempio in questo caso io voglio solo lavori pubblicati negli ultimi 5 anni, in lingua inglese. Queste informazioni mi aiutano?

Beh, si, siamo passati da 3milaepassa a milleequalcosa, ma sono sempre un po' troppi per consultarli tutti! Allora decido di aggiungere alla ricerca i nomi degli autori (almeno i due che conosco!): vado su "advanced" (esattamente accanto a limits) e digito "pistolesi m camiciottoli g". Ora ho finalmente un numero adeguato di risultati: 7 fonti da consultare sono più che abbordabili!

In particolare io cerco qualcosa in cui si parli di come individuare il fenotipo predominante nel paziente COPD, cioè come posso capire se il paziente con broncopneumopatia cronica ostruttiva che ho davanti ha più una componente di enfisema o di bronchite cronica: scorrendo, vedo che il quarto dei miei risultati è "Identification of a predominant COPD phenotype in clinical practice": direi che ci siamo!
Cliccando sopra al titolo, dalla pagina generale vengo mandata a un assaggio del lavoro, l'abstract, che riassume brevemente background, methods, results e conclusions, ovvero le componenti del lavoro intero, ma presentate in maniera moltomolto stringata: non mi basta! Provo ad andare su "more resources", e posso ora selezionare alcuni link che mi rimandano a altre pagine, dove a quanto pare potrò leggere il lavoro intero, sempre che quello che ho scelto sia un free full text, ovvero appunto un testo che posso leggere senza pagare niente. Sarò così fortunata?

Direi di no (avevo poche probabilità, la pagina principale in alto a destra mi diceva che su 7 solo 1 era un free full text), per accedere al testo completo devo fare un login, che comporterà poi pagare una quota alla rivista. Quindi devo tirar fuori i soldi?
Beh si, è probabile che così la cosa si risolva, ma siccome magari non sono in grado di pagare tutte le riviste da cui voglio leggere uno e un solo articolo, posso provare un metodo diverso, ovvero sfruttanre la mia iscrizione all'università degli studi di Firenze e usare il proxy (wow, gergo tecnico!) dell'università, che da una parte limita i siti che posso consultare (vi ricordate quando in biomedica non si poteva andare su facebook? era colpa sua!), ma dall'altra mi permette di consultare su PubMed gli articoli pubblicati su riviste a cui l'università ha pagato l'abbonamento.
E per fare tutto ciò devo andare in biblioteca, al cubo, insomma a Careggi, e usare uno dei computer dell'università?
NO! Posso passare anche io attraverso il proxy dell'università, seduta sul divano di casa, con cinque semplici mosse (per internet explorer):
1-seleziono "strumenti" in alto a destra
2-opzioni internet
3-connessioni
4-impostazioni LAN
5-selezionare "utilizza un server proxy blablabla" e inserire l'indirizzo proxy-auth.unifi.it e la porta 8888

Questo rende il nostro computer esattamente come un computer della biblioteca biomedica, quindi prima di fare qualunque mossa dovrò di inserire nome utente (matricola!) e password (la password personale che usiamo per iscriversi agli esami, aprire la casella di posta dell'unifi, consultare i dati studenti...), ma poi potrò consultare quello che voglio, o almeno molto di quello che voglio.

Non è difficile e anzi, è sicuramente una risorsa facile da usare e importante per tenersi al passo con i rapidi cambiamenti della conoscenza in ambito scientifico.

Riguardo all'articolo sui fenotipi della COPD, leggetelo se vi va e poi qui divertitevi a calcolare se il vostro paziente COPD (anche un paziente ipotetico va benissimo) ha una principale componente enfisematosa o bronchitica cronica!

giorni da ricordare

Incredibile! Sto usando PubMed!